EXCALIBUR 154 - maggio 2023
in questo numero

In preparazione il V volume della raccolta di Excalibur

Continua la meritoria iniziativa di Angelo Abis nella ristampa, in edizione anastatica, della raccolta di Excalibur

della Redazione
quinto volume della raccolta
Quinto volume della raccolta
Pubblichiamo la presentazione di Angelo Abis al quinto volume della raccolta di Excalibur (nn. 61-75).
Il numero 61 di Excalibur del mese di settembre 2010 affronta un tema scottante sia politico, sia soprattutto culturale della destra italiana precipitata nel vortice della lotta scatenata dal Presidente della Camera Gianfranco Fini contro il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L'accusa contro il leader azzurro è quella di voler portare la politica e le istituzioni verso una svolta "cesarista", ovvero conservatrice e autoritaria.
Ovviamente questo tipo di lotta, che aveva dietro di sé ben altre e più corpose motivazioni, comportava una trasformazione del vecchio bagaglio etico, ideologico e culturale della destra repubblicana in qualcosa di nuovo e di diverso più vicino alle moderne destre di alcuni paesi del continente europeo.
E proprio da qui, nello stesso momento in cui comunicavo le mie dimissioni da direttore e il contemporaneo subentro da parte di Ernesto Curreli, prendevo posizione nei confronti di Gianfranco Fini: «Eppure il patrimonio ideale e culturale della destra non è esiguo: la repubblica presidenziale, i poteri del governo prioritari rispetto a quelli delle Camere, tutela della libertà economica, ma nel quadro di una regolamentazione che privilegi l'interesse della nazione, lo stato etico, una politica estera autonoma e dinamica, difesa delle proprie radici e tradizioni, segnatamente quella cattolica. Gli è che la destra di governo, nella persona del suo ex leader Fini, considerava tutto questo ciarpame ideologico, attentato alla costituzione e alla democrazia, robetta provinciale e retrograda. Occorre, dice Fini, portare alla ribalta alcune idee forza: centralità del parlamento, sacralità della Costituzione, del Presidente della Repubblica, della Magistratura, moralismo ipocrita applicato alla politica, stato laicista e multietnico, rifiuto delle tradizioni e del passato nazionale: occorre "fare futuro", appunto.
Tutto questo presentato come il non plus ultra della novità, calato in un contenitore accattivante chiamato "destra moderna ed europea". A noi pare invece una minestra riscaldata, roba trita e ritrita da almeno un paio di decenni, che, accompagnata alla solita tiritera antifascista, non è neppure, in toto, ascrivibile alla sinistra: nessuno a sinistra, neppure il più fazioso antifascista, ha mai definito il fascismo "male assoluto"
».
Ma il problema trova ancora ospitalità nel n. 62 con l'articolo "Dibattito Berlusconi Fini" di Roberto Aledda, sintesi di un convegno organizzato da "Vico San Lucifero" il 30 ottobre del 2010 con lo stesso titolo.
Nel n. 63 è invece il noto saggista Gianfranco De Turris a firmare l'articolo "25 punti sul dibattito Berlusconi Fini".
Il problema trova ancora un seguito nel n. 68 con una recensione al libro di Domenico Nania "La corsa al Colle", del direttore Ernesto Curreli. E infine nel n. 72 con l'articolo redazionale "Le formazioni di destra con la coalizione di Berlusconi", dove si commenta positivamente la partecipazione alle elezioni politiche del 2013 della neonata formazione "Fratelli D'Italia" di Giorgia Meloni.
Il 15 maggio del 2012 un grave lutto colpisce la nostra comunità: muore a soli 54 anni Isabella Luconi, fondatrice col coniuge Roberto Aledda di Excalibur. Nel n. 69 l'annuncio con un pezzo redazionale "Isabella ci ha lasciati". Ancora nel n. 69 l'articolo del direttore Ernesto Curreli "Isabella: un esempio per la gente di destra", corredato con una bella foto di Isabella a un convegno sulla socializzazione del 7 ottobre 2009, mentre dibatte con il sindacalista delle Cgil Maurizio Melluzzi.
Nel n. 70 si dà invece l'annuncio redazionale "Isabella Luconi: il sito web che ricorda la sua opera". Innumerevoli gli articoli di politica estera, fra i quali ci piace ricordare per la loro acutezza quelli su Israele e la questione palestinese di Angelo Marongiu.
Pure innumerevoli gli articoli di storia di cui ricordiamo, nel n. 74, l'inedito resoconto del compianto Emilio Belli sui bombardamenti di Cagliari del 1943 e l'articolo di Efisio Agus sulla presentazione del mio libro "Il fascismo clandestino e l'epurazione in Sardegna, 1943-1946".
Infine chiudiamo con lo speciale n. 64 per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia con gli articoli di Toto Sirigu, Emilio Belli, Beppe Caredda e Paolo Truzzu.
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