EXCALIBUR 156 - giugno 2023
in questo numero

Conclusioni sul pensiero di Machiavelli

Ultima parte dell'approfondimento sul fondatore della scienza politica moderna

di Franco Di Giovanni
il pensieroso fiorentino
Il pensieroso fiorentino
Dopo aver trattato del pensiero di Machiavelli nel dettaglio, ci avviamo ora alle necessarie conclusioni sulla scuola del realismo politico moderno occidentale da lui inaugurata, cioè la sintesi del suo insegnamento per i giorni nostri, a parere di molti dimenticato.
Machiavelli parla della politica in termini meramente di tecnica di acquisizione e mantenimento del potere, scollegandolo quindi da ogni considerazione etica.
Non si chiede quale forma istituzionale sia la migliore, lasciando di fatto scegliere queste forme a chi si dedica alla politica.
La divisione in fazioni, che oggi si chiamerebbero partiti, è demandata ai singoli.
Lo scopo principale dell'opera di Machiavelli è far riflettere razionalmente su tutte le problematiche riguardanti il potere.
Questo per realizzarsi deve essere il più possibile autonomo da chiunque, di modo da non essere succube di altri poteri, come quello militare di un esercito straniero o mercenario o dei potentati economici.
Chiaramente, data la interdipendenza tra politica ed economia a livello internazionale, non sempre questo è possibile, ma occorre adoperarsi per attuare questo il più possibile ogni volta che se ne presenta l'occasione.
È forse un obbiettivo che non sarà mai del tutto raggiunto, ma si attua a beneficio del proprio potere e per ricavarne anche il consenso popolare, necessario quando si ha a che fare con avversari interni ed esterni, specialmente quando non si ha, o lo si è perso, il favore di potenti che, magari in un primo tempo, possono essere necessariamente anche alleati.
Per un paradosso, questo crudo realismo è necessario non solo alla presa e mantenimento della propria affermazione politica, ma anche per mantenere, almeno parzialmente e nei limiti del possibile di quando è conveniente, una parte delle promesse fatte ai propri sostenitori e allo stesso popolo e comunque per farsi temere senza farsi eccessivamente odiare, laddove non possa esserci consenso unanime.
I limiti della politica, per Machiavelli, sono i limiti realistici nei quali la natura razionale la confina, ovvero il fatto che, come lui stesso disse, il fine deve essere proporzionato ai mezzi.
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VICO SAN LUCIFERO