Ci attende un futuro nebuloso?
I dati si riferiscono ai 27 stati membri dell'Unione Europea e il report di Eurostat afferma che le emissioni di "gas serra", nell'ultimo trimestre del 2022, sono diminuite del 4%.
Questo è avvenuto in ben 23 stati dei 27 facenti parte dell'Unione.
Le emissioni derivanti dai combustibili fossili (petrolio, gas naturale, carbone e torba) per uso energetico hanno raggiunto lo scorso anno, nei paesi dell'Unione Europea, quasi 2 gigatonnellate, con un crollo del consumo di gas pari al 13%.
Nell'Ue la sola Germania rappresenta il 25% delle emissioni totali, seguita da Italia, Polonia e Francia (che utilizza massicciamente l'energia nucleare con emissioni inferiori in relazione alla sua produzione industriale).
Pur di fronte a un calo delle emissioni nei paesi europei, le emissioni globali nel mondo sono cresciute poco meno dell'1%: come è ovvio, di fronte a un comportamento responsabile dell'Europa, fa riscontro un incremento nelle altre aree del mondo: gli Stati Uniti aumentano le loro emissioni dello 0,9% e la sola Cina aumenta di circa il 4,5%, tendenza confermata anche nei primi mesi del 2023, stante anche il massiccio ricorso all'uso del carbone.
La conclusione che si può trarre da questi banali dati è che gli attivisti di "Ultima generazione" per le loro manifestazioni dovrebbero spostarsi altrove.