EXCALIBUR 14 - novembre 1999
in questo numero

Sui sassolini del ruscello (sst)

Metafora per riflettere su alcuni "perché" della nostra vita, a volte un po' troppo rumorosa

di Toto Sirigu
Scendendo attraverso il ruscello si assapora il gusto fresco e limpido dei sassolini che sotto l'acqua sono gli uni vicini agli altri. Quando l'acqua alza la voce, si sbattono quasi accarezzandosi, si parlano, raccontano la storia dei loro antenati lontani, ma sempre presenti; si trascinano tracciando il solco, più o meno visibile, che sarà attraversato, da altri come loro, nello scorrere inevitabile dei tempi.
Rotolandosi lungo il ruscello sembrano in sintonia col rotolare in avanti della nostra vita, loro sempre più avanti sino a che un fosso non li nasconderà o sino a che un imponente masso non li fermerà, noi sempre più avanti sino a che non si spezzerà l'idillio tra spirito e materia, o sino a che non si cadrà nella fossa dei "forse"..., dei "se"..., dei "ma non è possibile"..., dei "ma come"..., dei "quando sarà"..., dei "ma perché mai"..., dei "si, ma"...! Loro stanno in silenzio e anche se fanno rumore sono superati da quello che il ruscello fa nel suo cammino; noi facciamo tanto rumore ma veniamo superati dal silenzio, quando esso come il vento s'impone.
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VICO SAN LUCIFERO