Cossiga, "Amadu" mio...
di Efisio Agus
Negli ultimi dieci anni gli avvenimenti politici sardi sono andati quasi sempre in controtendenza rispetto a quelli nazionali sia per quanto riguarda i risultati elettorali, sia per quanto riguarda le alleanze fra partiti e le relative coalizioni di governo; mentre in Italia alle politiche trionfava il Polo alleato della Lega Nord (forza "localista"), in Sardegna alle elezioni regionali vinceva il centrosinistra, che andava però a governare con l'opposizione del partito "localista" sardo. Successivamente a livello nazionale si affermava l'Ulivo con la neutralità dei leghisti e da noi si registrava nell'ultima tornata elettorale regionale una vittoria del centrodestra, che guarda caso non è riuscito a concludere positivamente l'esperienza di governare la Sardegna proprio per i mancati voti di quegli stessi sardisti-localisti che si opposero a Palomba.
Sino a oggi non si era discostato da questo andamento ondivagante "sardo-nazionale" anche l'U.d.R., che da una parte appoggia e condiziona tuttora (centrosinistra e non Ulivo) il governo D'Alema, dall'altra in Sardegna si schiera prima apertamente col Polo mentre poi con Amadu pilotato da Cossiga proprietario del logo (alla faccia dell'autonomia) costringe alla scissione la maggioranza del partito la cui direzione sarda si dichiara contraria a Selis e segna dopo tanto tempo l'allineamento della politica sarda a quella nazionale cioè al centrosinistra.
Dov'è allora la tanto sbandierata casa comune dei Sardi? In cosa consiste la loro "autonomia", loro che non volevano condizionamenti né da Roma né da Arcore, se oggi prendono ordini dai rispettivi leader nazionali proprietari delle sigle di partito?
«Ma è solo una questione di coerenza» afferma Cossiga, «la stessa coerenza che ha spinto Grauso a bocciare il Polo», la stessa coerenza forse, aggiungiamo noi, che li ha contraddistinti entrambi nel tempo a essere uno prima anticomunista ai tempi non lontani di Gladio, mentre l'altro ha condotto, sino a poco prima delle elezioni, campagne feroci sull'"Unione Sarda" contro Palomba e soci; entrambi hanno subito attacchi mortali dalle sinistre (impeachment e accuse pesanti che poi i giudici hanno tramutato in condanna); entrambi oggi stranamente sostengono in maniera determinante il centrosinistra sia a livello locale che nazionale; entrambi non è che abbiano bisogno di uno psichiatra e di un tossicologo che li liberi dalle pazzie e dalla "droga del potere"?