In difesa dell'identità

Da poco una mia amica mi ha detto quasi con leggerezza di non sentire alcun senso di identità o di appartenenza alla sua terra (la Sardegna).
È appassionata di viaggi, tanto che spesso mi riprende perché io non sono certo un viaggiatore incallito.
Mi chiedo (e le chiedo): non si viaggia soprattutto per conoscere l'identità di un altro popolo?
Identità intesa come usi, costumi, cibo, natura, architettura, arte, cultura in generale... attaccamento alle proprie radici!
Allora è positivo non avere identità e non avere radici?
Tornando al caso specifico della mia amica, mi chiedo (e le chiedo): se un popolo perde identità e radici, perché un appassionato viaggiatore dovrebbe voler conoscere la sua terra?
Oppure, viceversa... un appassionato viaggiatore senza identità e senza radici come potrebbe capire un popolo con identità e con radici?