Il testo del raffinato fiorentino
Dopo aver trattato col pensiero di Machiavelli del realismo politico per quanto riguarda repubblica e monarchia, ci resta ora da trattare la parte di teorizzazione di strategia militare di questo grande intellettuale nostrano, che egli sviluppa in un libro intitolato, appunto, "Sull'arte della guerra", che vide la luce nel 1519.
Machiavelli aveva già trattato ne "Il Principe" la necessità di un esercito efficiente e fedele alla causa del governante.
Nel trattato da me preso in esame in questo articolo torna, come sempre, in auge il suo spirito umanista e rinascimentale, applicato alla politica.
Anche stavolta, il grande esempio secondo cui bisognerebbe rivolgersi sono gli antichi Romani, con le loro legioni.
Tuttavia, questa impostazione data dal letterato risultava inefficiente in quelle guerriglie dell'epoca in cui lui stesso si trovava, in quanto modi, tempistiche e luoghi erano mutati e questo tipo di organizzazione dell'esercito poteva dirsi superata, come dimostrava l'organizzazione moderna di un condottiero militare mercenario come quella del cavaliere di ventura Giovanni dalle Bande Nere.
Ma queste organizzazioni erano da lui poco comprese, non essendo un militare, e poco conosciute da un uomo che fermo al passato, ma vivendo la sua epoca di grandi sconvolgimenti, non poté vedere il futuro di quella arte militare che apertamente fece in tempo solo a scorgere e ammirare, facendo tuttavia in tempo a intuirne l'importanza per l'unità d'Italia, da lui voluta a prescindere dal regime politico di volta in volta da lui trattato nelle sue opere politiche.
Il suo obiettivo era infatti quello, guardando passato e presente, di arrivare a un futuro di esercito simile a quello contemporaneo. La limitatezza del suo pensiero è un aspetto molto relativo in questo campo, in quanto ci lasciò troppo presto per poter approfondire.
Fu, come ovunque, un precursore, anche se, in questo frangente, tragicamente incompiuto.
Ho voluto tracciare, in questi tre articoli sul pensiero di Machiavelli, un quadro del realismo politico in tutti tempi, servendomi della sua particolare concezione dell'argomento. Seguirà un articolo di appendice conclusivo, in cui tratterò di realismo e idealismo politico a un tempo in cui vedremo se e come le due cose non si escludano a vicenda.