Il III volume della raccolta di Excalibur
Pubblichiamo la presentazione di Toto Sirigu al III volume della raccolta di Excalibur (dal n. 31 al n. 45)
Le destre sono tante e l'associazione Vico San Lucifero al suo interno ha avuto l'onore di accoglierle tutte. Ciò perché il senso della sua nascita ed esistenza era legato proprio a riunire i tanti militanti di destra che sin dagli anni '60, ma anche prima, avevano fatto politica; e all'interno di questo nutrito gruppo vi erano per l'appunto le più svariate sensibilità sia di idee sia delle relative applicazioni.
Nei numeri di Excalibur di cui questo scritto è prefazione, è lampante la voglia di dibattere, di porre al centro dell'attenzione problematiche di non facile soluzione, in una parola di esserci. Essere cioè presenti attivamente nelle questioni dell'attualità, ma anche nel tenere fede all'antico giuramento di portare alla luce le pagine strappate della nostra storia patria, come la vicenda delle foibe.
Nei numeri che troverete in questo volume si trattano tantissimi argomenti, dalla globalizzazione al rapporto tra Europa e Islam, dalla vicenda dell'euro al dibattito sulle tutele dei lavoratori, dal conflitto risalente tra Palestina e Israele alle riflessioni sul 25 aprile, dalla questione ecologica alla fecondazione assistita, dalla nuova posizione della Russia nello scacchiere mondiale alle biografie di tanti Sardi importanti ma spesso dimenticati dalla storiografia ufficiale, dalle riflessioni intorno alle luci e ombre della democrazia alla recensione di tanti libri, dal ricordo del nostro caro Sergio Ramelli al racconto della fondazione del Msi in Sardegna e all'approfondimento sui Sardi a Salò, grazie al nostro indispensabile faro Angelo Abis.
Da sottolineare che i numeri 41, 42, 43 e 44 rappresentano, sotto la guida di Fabio Meloni con la Fiaccola, lo sforzo ulteriore di dare linfa integrativa all'ambiente tradizionale di Vico San Lucifero con l'innesto fattivo di altre associazioni culturali. Il giudizio su quella sperimentazione non può che essere positivo proprio perché non solo mise in campo nuove energie che poi proseguirono la loro collaborazione, ma realizzò alcuni eventi, tra cui la serata teatrale per Ramelli, tutti partecipati da un pubblico che andava ben oltre il nostro ambiente di riferimento tradizionale.
Proseguiremo per mille anni ancora, ben sapendo che il nostro punto fermo è garantire una continua elaborazione culturale e valoriale affinché chi ci ha preceduto possa affiancarci idealmente nell'affinamento dei nostri obiettivi e nelle nostre battaglie per la comunità nazionale.