Un congresso per A.N.
A sei anni da Fiuggi, serve un congresso vero
di Paolo Cossu
In un convegno svoltosi a Cagliari il 30 giugno scorso, molti dei problemi affrontati nel dibattito su Excalibur sono stati discussi da una affollata assemblea di dirigenti ed eletti di A.N. della provincia di Cagliari. Nello stesso convegno è stato presentato un documento politico denominato "Destra autonomista", attraverso il quale stimolare il dibattito oramai da troppo tempo assente all'interno del partito.
Ai primi di agosto, poi, a dimostrazione che il "problema A.N." esiste ed è pressante in tutta Italia, le dimissioni di Storace e Alemanno dall'esecutivo hanno fatto esplodere il problema sulla stampa nazionale.
Ma cosa manca oggi in A.N.? Oggi, in A.N. manca soprattutto la partecipazione alle scelte, alle decisioni, alla vita stessa del partito da parte della nostra gente. È venuta progressivamente a mancare la passione, l'interesse per ciò che il partito fa, e, contestualmente, è aumentato il disinteresse, l'allontanamento, l'abbandono stesso dell'attività politica. E allora come rivitalizzare il partito, come restituire l'entusiasmo e la voglia di lottare ai tanti simpatizzanti che A.N. ancora ha?
Chiediamo innanzitutto un congresso vero, sia a livello provinciale che a livello nazionale: dopo sei anni da Fiuggi non è più prorogabile un profondo rinnovamento nelle strutture, nelle norme, nella linea politica. Chiediamo poi l'elezione diretta di tutti i dirigenti di partito: dagli esecutivi provinciali al coordinatore regionale fino alla direzione e all'esecutivo nazionale, garantendo la più ampia partecipazione possibile. L'incompatibilità fra incarichi istituzionali di un certo livello e incarichi di partito, in modo da allargare il più possibile il numero delle persone coinvolte in ruoli di responsabilità. Le primarie per la scelta dei candidati in ogni tipo di elezione. Attuare il principio per cui chi sbaglia paga: non si può essere candidati a vita o dirigenti a vita solo perché amici del "ras" di turno; stabiliamo dei parametri, fissiamo degli obiettivi: chi non li consegue lasci spazio ad altri.
Tante altre innovazioni sarebbero importanti, ma realizzare almeno queste, sono sicuro, ci permetterebbe di interrompere quella continua erosione di consensi che dal 1996 continua ad affliggerci.
Un'ultima nota in merito all'intervento dell'On. Anedda (coordinatore regionale di A.N. dal 1995), pubblicato nello scorso numero di Excalibur: meglio tardi che mai, ma che alle parole seguano i fatti; in caso contrario continueremo a parlarci addosso senza invertire la rotta.