La copertina del libro di Giampaolo Mattei e Giommaria Monti
La notte brucia ancora nei ricordi di Giampaolo Mattei, che con la collaborazione del giornalista Giommaria Monti ha scritto il libro "
La notta brucia ancora - Primavalle. Il rogo che ha distrutto la mia famiglia", edito da Sperling & Kupfer, per la collana "Le Radici del presente" diretta da Luca Telese, autore del libro "
Cuori Neri".
Ma brucia ancora l'impunità nei confronti degli autori della strage dei due giovani fratelli Mattei, Virgilio, 22 anni, e Stefano, 10, arsi vivi a Roma in quella tragica notte del 16 aprile 1973.
L'autore del libro, che aveva 4 anni la notte della strage di Primavalle, ripercorre le vicende giudiziarie e politiche seguite alla strage e la vergognosa "controinformazione" della sinistra, tesa a difendere i suoi militanti e a gettare ombre sull'ambiente della sezione del M.S.I. di cui era segretario Mario Mattei, denunciando faide interne all'interno della sezione del M.S.I. e persino un'"autocombustione" causata dagli stessi Mattei!
Giampaolo Mattei è vissuto con quest'ombra sulla fine dei suoi fratelli, sino a quando uno degli autori della strage - impunito anche se condannato, ma con il reato andato in prescrizione - nel 2005, in un'intervista, ha ammesso le colpe e ha svelato particolari inediti che hanno indotto la magistratura a riaprire le indagini nella ricerca di altri complici degli assassini.
Ho avuto modo di apprezzare gli autori del libro in un incontro organizzato dall'Associazione U.G.S., a Cagliari, dove Giampaolo Mattei, tra l'altro, ha sottolineato la solidarietà del mondo politico missino, di Giorgio Almirante in particolare e dei Volontari Nazionali di Rossi, che si sono stretti intorno alla sua famiglia. Almirante, ormai, per i Mattei era diventato come un parente stretto, presente a tutte le ricorrenze familiari - compleanni, comunioni, ecc..
Il giornalista Giommaria Monti, di sinistra, ha denunciato le colpe e il clima di complicità avuto da parte di tutto quel mondo di sinistra degli anni '70 che ha coperto gli autori della strage, con in testa Franca Rame e il
leader socialista Riccardo Lombardi.
Infine c'è da segnalare una certa ostilità nei confronti di Giampaolo Mattei da parte di alcuni ambienti di A.N.. Non la capisco. Forse perché, anche nell'incontro cagliaritano come nel libro, ha stigmatizzato le divisioni e le speculazioni che a destra, spesso con fini di visibilità personale da parte degli organizzatori, riemergono nelle giornate del ricordo dei martiri degli anni '70.
Forse perché, partecipando a un incontro di "riappacificazione nazionale" promosso dal P.D. e citando favorevolmente nel libro una visita di Veltroni a casa della Signora Mattei ha favorito il "nemico"?
Forse per qualche "aennino" solo il presidente di A.N. può cercare consensi da parte degli avversari politici dichiarando che il Fascismo è stato il male assoluto e la R.S.I. è stata una pagina oscura della nostra storia, mentre un qualsiasi Giampaolo Mattei, che certamente non rinnega i suoi ideali radicalmente di destra, non può permettersi manifestazioni di solidarietà nei confronti dei parenti delle vittime della violenza politica, anche se le vittime sono state di sinistra?
P.s.: a proposito di Martiri della Destra, quando i nostri amministratori locali (parlo di Cagliari) dedicheranno una strada alla memoria di Sergio Ramelli, come si sono impegnati alcuni anni fa durante una manifestazione pubblica?