Nel
numero 20 di Excalibur un intervento dell'On. Gianfranco Anedda, Coordinatore regionale di A.N. in Sardegna, poneva i seguenti quesiti:
«
I tempi sono maturi anche per riflettere sull'assetto interno di A.N. [...] e allora, proprio per suscitare la riflessione e il dibattito, chiedo:
1) al federalismo che - ferma l'identità e l'unità nazionale - perseguiamo, deve oppur no corrispondere un federalismo di partito per definire i ruoli dei Coordinamenti regionali, i rapporti con le rappresentanze nelle assemblee?
2) Appare oppur no necessario regolare i conflitti di interessi per coloro che rivestono cariche pubbliche e verificare l'opportunità delle incompatibilità tra le cariche di governo e gli incarichi nelle assemblee?
3) Appare oppur no opportuno definire meglio il ruolo dei circoli, territoriali e di ambiente, dopo averne verificato la funzionalità e le funzioni?».
Quale più ghiotta occasione - vista la assoluta assenza di dibattito all'interno di A.N. - sia per la base di A.N. che per coloro che ne stanno al di fuori poiché non si riconoscono in quel partito contestandone le strutture e l'organizzazione? Quale occasione specialmente per chi ha
qualcosa da proporre riguardo ai tre precisi quesiti fatti dall'On. Anedda?
Negli scorsi numeri sono stati sicuramente stimolanti gli interventi di Sirigu, di Cossu e di Fanni, esponenti di spicco di A.N. in Sardegna, ma la base dov'è? Dov'è la volontà di discutere e di proporre, e non solo di lamentarsi, degli iscritti ad A.N.? È sotto gli occhi di tutti la pigrizia mentale e operativa dei vertici di questo partito, ma cosa rispondiamo all'accusa fatta da qualche alto esponente di A.N. sulla mancanza delle cosiddette "terze linee", cioè di persone capaci all'interno del partito di sostituire gli "assi pigliatutto" attuali negli incarichi sia istituzionali che organizzativi?
Le due correnti principali esistenti in Sardegna, "Destra Protagonista" e "Destra Sociale", hanno organizzato due interessanti e riuscite manifestazioni, con la presenza dei loro
leaders nazionali (La Russa e Tatarella nella prima, Alemanno nella seconda), ma la base continua a subire le iniziative politiche dei vertici di A.N., sia di coloro che sono all'opposizione che di coloro che hanno le leve del potere interno.
Probabilmente su Excalibur abbiamo peccato di presunzione, si pensava di sviluppare un dibattito schietto, onesto, dando voce a chi non ha altre sedi per dire ciò che pensa in tutta libertà. Non è andata così... pazienza, forse è stata un'altra occasione mancata.