Con la barca
di Toto Sirigu
«Quando il pensiero va, lascialo andare!». Se, poi, la solita barca evitasse la deriva, il dubbio sparirebbe.
È, per incanto, assorbita nel blu tutta quella fantasia che, per antonomasia e da sempre, ti contraddistingue; come dimenticare, ora, quei momenti in cui ci sollecitavi e inondavi, sbattendoti nelle acque profonde del bel mare?
Questo è quell'esempio mirabile che ci ha insegnato, e ci insegna, a vivere, a saperci comportare e a saperci misurare con i chiaroscuri di questa società, in parte già agonizzante ancor prima di crescere, in parte già maleodorante ancor prima di maturare, in parte già fiera, sicura di sé e pulita ancor prima di conoscere ed essere svezzata.
Tu ci hai dato, e ci dai, l'esempio, noi l'abbiamo accolto, cercando di seguirlo non con cieca obbedienza ma con giudizio critico, lo stesso che tu, da sempre, hai posto nel cuore delle questioni.
Per tutto questo ti ringraziamo, così come ti ringrazieranno quelli che verranno dopo di noi. Ma prima di concludere vogliamo ricordarti così, per quello che eri e che sei: una barca che mai si è tirata indietro dinanzi alle insidie, affascinanti e al tempo stesso schiavizzanti, di questo mare immenso.