Crediti.
Questo numero speciale è stato realizzato con la collaborazione di:
Angelo Abis,
Antonello Angioni,
Carlo Rossetti e
Claudio Usai.
Alcuni articoli sono stati già pubblicati sulle seguenti riviste:
Admaioramedia.it
- Dopo il sardo-fascismo la storia si dovrà accorgere del sardo-leghismo;
- Controstoria: Quelle radici "littorie" del sardismo;
- 4 Luglio 1948: quando Lussu fu sconfitto e lasciò il P.S.d'Az..
Excalibur
- Toh chi si rivede: il Partito Sardo d'Azione (
n. 52);
- L'Alalà e il Forza Paris (
n. 120);
- L'Alalà e il Forza Paris (parte II) (
n. 121);
- "La verità sardista - 1919-1924" (
n. 102);
- Le origini del fascismo in Sardegna (
n. 117);
- Paolo Pili e il fascismo sardo (
n. 36);
- Vittorio Tredici: il fascista giusto (
n. 124 Speciale 1).
Cento anni di storia
La mattina del 17 aprile del 1921, nella sala dell'ex convento degli Scolopi in Oristano, avevano inizio i lavori costituenti del Partito Sardo d'Azione.
Apriva i lavori Camillo Bellieni, una delle menti più vivaci del sardismo, che sarà poi il primo segretario del partito. Bellieni presentò ai congressisti ben quattro mozioni.
Ma solo in una di queste era scolpito il concetto cardine che poi alla fin fine troverà piena e duratura attuazione un secolo dopo con Solinas Presidente della Regione:
«
Le aspirazioni autonomistiche della Sardegna - veniva specificato - perché si realizzassero, non dovevano rimanere prigioniere del confine isolano, ma dovevano invece collegarsi ai movimenti regionali delle altre parti d'Italia».
Altrettanto precisi i paletti ideologici e politici che un altro esponente di spicco del sardismo, l'Avv. Luigi Battista Puggioni, indicava al neonato partito: «
Lo scopo primo del Partito Sardo di Azione è la formazione salda e compatta di una coscienza isolana illuminata [...]. Per arrivare a tutto questo è necessario spogliarsi di tutte le vuote ideologie d'oltre mare [...] come le democrazie stracciate e camorristiche [...] o come i ladreschi sistemi dei socialisti organizzati».
Ma la singolarità del P.S.d'Az. non sta tanto nei suoi obbiettivi politici o nei suoi presupposti ideologici, quanto nell'avere attraversato indenne cent'anni di storia nazionale e regionale per ritrovarsi nell'anno di grazia 2021 al centro della politica sarda con un mandato popolare che lo ha posto al vertice della Regione e che ha rideterminato la sua presenza alla Camera e al Senato della Repubblica, avendo come alleati tutti i partiti del centrodestra.
Tutto questo mentre tanti partiti "italiani" ben più giovani, potenti e blasonati hanno più o meno infelicemente tirato le cuoia in questo secondo dopoguerra: Dc, Pci, Psi, Partito d'Azione, Partito Liberale, Partito Repubblicano e tanti altri.
Ma non solo: il P.S.d'Az. è l'unico movimento politico duraturo e consistente che sia sorto nel Sud d'Italia. Tutti gli altri, dal Risorgimento al Socialismo, dall'Interventismo al D'Annunzianesimo, dal Fascismo alla Resistenza, dalla Monarchia alla Repubblica, dalla Lega ai Cinque Stelle, hanno avuto le proprie origini nella valle del Po.