Quanti partiti politici sono nati in Italia in tutti questi anni?
Dopo la seconda guerra mondiale, il sistema dei partiti italiani era per certi aspetti diverso rispetto a quello di altri paesi occidentali. Innanzitutto perché in Italia c'erano degli importanti partiti di massa come il Pci e il Psi, basati su un sistema ideologico coerente, con un'organizzazione articolata da sezioni nella quale gli iscritti avevano grande importanza, erano attivi non solo nei momenti elettorali, ma anche al di fuori di questi con dimostrazioni, manifestazioni e scioperi.
Da anni i partiti di massa italiani stanno perdendo le loro caratteristiche distintive e stanno diventando sempre più partiti elettorali ovvero organizzazioni in cui gli iscritti e le sezioni hanno sempre minore importanza e con un'attività svolta quasi esclusivamente durante i periodi elettorali.
La seconda caratteristica del nostro Paese è quella di avere sempre avuto, negli ultimi cinquanta - sessant'anni, un gran numero di partiti, alcuni dei quali non hanno mai ottenuto l'1 % dei voti. Dopo la seconda guerra mondiale essi hanno cercato di guadagnarsi il consenso degli elettori promettendo sempre maggiori beni e servizi. Tuttavia, una volta ottenuti i seggi parlamentari, mostravano di non essere in grado di mantenere le promesse. Questo accade ancora oggi.
Ciò ha provocato un parziale ritiro del sostegno pubblico ai politici e un generale scetticismo sulle loro capacità.
È necessaria una inversione di rotta; proviamo veramente a vivere con la consapevolezza che ogni nostra decisione si riversi sull'intero Paese per cui anche l'espressione di voto diventi sempre più un dovere e diritto da esercitare con estrema cura.