Si ricomincia
Excalibur riparte con un accorato appello ai propri lettori
della Redazione
Caro lettore,
con questo numero riparte Excalibur, con pochi mezzi ma con molta buona volontà.
A questo punto ti dobbiamo pure una qualche spiegazione del perché dopo sei anni di uscite quasi puntuali, con un crescendo di lettori e di abbonati, Excalibur abbia, nel 2004, cessato le pubblicazioni. Le cause sono banali e le solite che in genere sanciscono la fine dei periodici di destra, specie se di fattura artigianale: aumento eccessivo dei costi, entrate insufficienti, ambienti umani che si defilano, ecc.. Fattori, questi, che avevano portato noi stessi a pensare che Excalibur non fosse più di buona fattura e non più appetibile a quella comunità cui facevamo riferimento.
C'eravamo evidentemente sbagliati e anche di molto. In quest'ultimo periodo non sono stati pochi coloro i quali si sono rammaricati della scomparsa dell'unica pubblicazione di destra esistente in Sardegna e che ci hanno sollecitato a riprendere promettendoci il loro aiuto.
Che dire poi della nostra meraviglia nel vedere articoli di Excalibur riportati in numerosi siti Internet, in pubblicazioni d'area e addirittura nelle note bibliografiche di alcuni volumi pregiati di storia; per non parlare poi di richieste di informazioni su fatti e personaggi sardi trattati su Excalibur da parte di fondazioni culturali, case editrici e persino da parte dell'Archivio di Stato di Cagliari e dell'Istituto Storico della Resistenza di Sassari.
Ecco perché, caro lettore, in pochi, anzi pochissimi, abbiamo deciso di ricominciare, malgrado l'impresa sia molto ardua e i mezzi appena sufficienti per stampare solo qualche numero.
Perché lo facciamo? Soprattutto perché, caro lettore, confidiamo nel tuo aiuto che si può concretizzare subito con la sottoscrizione dell'abbonamento, con contributi economici e, per chi può, con la veicolazione della pubblicità su Excalibur. Non ve ne pentirete: Excalibur sarà il vostro giornale, aperto alle vostre osservazioni, alle vostre lettere e agli articoli che vorrete inviarci, espressi in piena libertà e tanto più ben accetti quanto più saranno di stimolo alla vivacità delle idee e al dibattito politico e culturale che intendiamo portare avanti.