Altre segnalazioni librarie
Proposte dalla nostra biblioteca
della Redazione
"Certamen".
È in distribuzione il numero 16-17 (gennaio-giugno 2003) della rivista di studi "Certamen", diretta da
Siro Mazza. In apertura un articolo del direttore sui rapporto tra regime fascista e Chiesa cattolica e una nota di Maurizio Blondet sul mandato di cattura europeo. La parte centrale del fascicolo è dedicata a Charles Maurras nel cinquantenario della morte e comprende articoli di Primo Siena, Paolo Rizza, Piero Vassallo e un inedito di Marcel De Corte. Completano il fascicolo un saggio di Vassallo sulla filosofia di Edith Stein, una nota di Francesco Tofoni sulle radici del nazismo, un'intervista allo scrittore cattolico Eugenio Corti curata da Rita Bettaglio e le recensioni.
La rivista può essere richiesta presso il nostro Centro Librario o direttamente alla casa editrice Effedieffe, Largo V Alpini, 9 - 20145 Milano, telefono 02.4690809.
"Vicoli di Storia" e "Camerati in cattedra".
Sono due produzioni di
Lodovico Ellena, «
ricercatore storico per passione e non per professione o mestiere», come lui stesso si definisce. Nelle pagine di "Vicoli di storia - Quello che non si trova sui corsi" trova spazio ciò che i libri di storia ufficiale non hanno mai raccontato e continuano a non raccontare. "Camerati in cattedra" è una riflessione sulla cultura di destra.
"Torre dell'Ammiraglio".
"Torre dell'Ammiraglio - Proposte tradizionalpopolari nell'epoca della mondializzazione con alcuni frammenti siciliani", è il titolo del libro del professor
Tommaso Romano, edito dall'Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici (I.S.S.P.E.) di Palermo. «
Ho raccolto interventi, documenti e riflessioni», spiega nella premessa Romano, «
che si riferiscono alla intensa stagione del movimento cattolico "Tradizionalismo Popolare", che operò in tutta Italia dal 1987 al 1994. Oltre ad alcuni frammenti di luoghi, fatti e personaggi di una Sicilia che è certamente archetipo oltre che luogo di vita».
"Il giusto processo".
«
Grazie allo strenuo editore per aver prescelto la persona più scomoda possibile, visto che persiste la moda autoritaria e intollerante di dialogare, con chi critica la magistratura, a colpi di querele»: così il giornalista
Giancarlo Lehner nel suo primo editoriale da direttore della rivista "II giusto processo" (bimestrale di informazione e cultura giuridica). Quale sarà il suo progetto editoriale è presto detto: «
Intanto, non simulare mai atteggiamenti super partes», scrive Lehener, «
giustapponendo tutto e il contrario di tutto su una piatta linea orizzontale, ma assumere la responsabilità di una posizione aperta al confronto eppur chiara, netta, decisa. Il punto di vista è che la macchina giudiziaria italiana va disinquinata dall'ideologia antisistema e riformata radicalmente, avendo finalmente come obiettivo l'interesse degli utenti, di tutti gli utenti [...] e non le istanze autoreferenziali della e delle corporazioni [...]. Contribuire a restituite ai magistrati e alla magistratura la stima e la fiducia dei cittadini, nonché il prestigio e il carisma necessari».
La rivista può essere richiesta presso il nostro Centro Librario o direttamente alla redazione in Via Bocca di Leone, 78 - 00187 Roma, telefono 06.6990862.
"Fascists' criminal camp".
È stato ristampato - grazie all'Associazione Culturale "I dicembre 1943" di Perugia - "Fascists' Criminal Camp" un racconto scritto da
Roberto Mieville e dedicato ai prigionieri italiani del campo di prigionia di Hereford in Texas. Si tratta del più famoso lager per soldati italiani, dove dopo l'8 settembre 1943 furono internati migliaia di soldati reduci dai fronti di Russia, India, Kenia, Rodesia, Algeria, Sahara e Marocco. Prigionieri che non aderendo alla richiesta di ripudiare la propria uniforme diventarono "non cooperatori" e perciò allungarono di anni la loro prigionia. Alcuni tornarono in Italia addirittura alla fine del 1946. «
Chi ha scritto questo racconto ricorda i camerati assassinati dal detentore dei campi d'Africa e d'America nella lunga prigionia», scriveva Mieville, parlando di una testimonianza necessaria «
affinché rimanga documentato che la brutalità e la bestialità non erano patrimonio esclusivo dei Tedeschi».
Il libro può essere richiesto presso il nostro Centro Librario.