La scomparsa di Cenzo Soro ha colpito tutto il mondo sportivo sardo
Era nato a Cagliari nel 1913 e la sua "cagliaritanità" la sbandierava sempre, orgoglioso di appartenere a una città che gli ha sempre voluto bene.
Cenzo o "il ragioniere", come i più lo chiamavano. Di sport sapeva tutto o quasi: era un pozzo di scienza, e infatti qualche anno fa gli attribuirono la laurea in Scienze Motorie forse perché ne sapeva più dei professori.
Già campione nell'alto e nel lungo. Giocatore delle giovanili del Cagliari, esordì in serie B: fu convocato per la Juve, ma una lussazione scapolo-omerale gli impedì di continuare l'attività. Fu anche allenatore di calcio con Quartu Sant'Elena, San Gavino e Cagliari, di cui fu anche direttore tecnico.
Collaborò con diverse società di atletica e di hockey e fu Presidente del Comitato Regionale della Pallacanestro. Responsabile della Scuola Calcio Gigi Riva, vinse il Seminatore d'Oro nel 1969/'70, la Medaglia d'Oro al Valor Sportivo e fu nominato Cavaliere Ufficiale della Repubblica. Fu giornalista sportivo per diverse testate e opinionista per la televisione Tcs.
Un esempio per tutti inattaccabile dal punto di vista etico e morale, un modello da contrapporre a quegli scellerati dirigenti e giocatori che fanno scandalo negli attuali campionati.
Dava sempre consigli non solo nel campo sportivo e fino agli ultimi anni si occupò accanitamente di sport. È morto improvvisamente a 97 anni lasciando un vuoto incolmabile nello sport sardo e italiano. Un esempio per tutti di competenza e conoscenza della materia sportiva, che non si fermava solo al campo calcistico, ma spaziava in tutti i settori dello sport italiano. La sua simpatia lo faceva amare da tutti e la sua comunicativa era trascinante.
Aveva una predisposizione particolare per la squadra del Cagliari, di cui sapeva tutto.
Negli ultimi anni scrisse il libro che raccontava le storie di tutti i più importanti calciatori e dirigenti: "Poesia e Calcio" si intitolava: poesia e calcio attraverso la penna di un maestro di vita e di sport quale Cenzo Soro fu: non lo dimenticheremo mai!