Notizie in breve
della Redazione
Federalismo fiscale: più timori che speranze.
Sembra che l'imminente applicazione del federalismo fiscale susciti timori, più che speranze. È il risultato di un sondaggio pubblicato in questi giorni da "Mister Fisco", una rivista specializzata in tematiche economico-fiscali. Le preoccupazioni riguardano la possibilità che le Regioni introducano nuove tasse e balzelli, vanificando l'uguaglianza contributiva dei cittadini sancita dalla Costituzione. Col solo risultato di appesantire il carico fiscale, senza che le comunità locali ne traggano un concreto beneficio.
Il sondaggio è interessante perché accoglie le risposte di oltre 150 professionisti d'impresa e revisori abituati a cogliere le sfumature e le insidie nascoste nelle larghe maglie della normativa. Il 25% ritiene che porterebbe molti vantaggi, il 33% pensa che non risolverebbe i problemi e un 32% afferma seccamente che porterebbe molti svantaggi. Si rifugia dietro un "dovrei approfondire" l'11% degli intervistati.
Insomma, le aspettative non sono buone, contrariamente a quanto afferma la Lega.
Gli allevatori sardi scendono ancora in piazza.
Nuove giornate di passione per gli allevatori sardi: sono di nuovo in piazza dopo aver bloccato le principali arterie stradali del capoluogo sardo. Protestano, giustamente, perché il prezzo delle carni e del latte, in Sardegna, è bloccato da oltre trent'anni. I loro esponenti rilevano che nell'isola il latte è pagato 60 centesimi al litro, mentre nelle altre regioni il prezzo si è attestato intorno a un euro al litro. Questo divario viene interpretato come il tentativo di far uscire dal mercato nazionale le produzioni sarde, migliori per qualità ma caratterizzate dalle ridotte dimensioni aziendali, in genere a conduzione familiare, prive di capitali e più fragili ed esposte alla concorrenza. Un ostacolo è rappresentato dal "cartello" dei caseifici, che impongono il prezzo agendo quasi come "monopolisti" della domanda.
Nella recente discussione dedicata dal Consiglio regionale al problema degli allevatori, il centrodestra, pur rifiutando di approvare l'ordine del giorno presentato dal centrosinistra, ha preferito abbandonare l'aula per evitare una votazione contraria.