EXCALIBUR 140 - maggio 2022
in questo numero

Sant'Isidoro l'agricoltore

Un umile contadino spagnolo venerato anche in Sardegna

di Alessio Dettori
Madrid, Collegiata di Sant'Isidoro
Madrid, Collegiata di Sant'Isidoro
15 maggio, giorno in cui la chiesa venera Sant'Isidoro l'agricoltore, un santo particolarmente amato dagli agricoltori spagnoli, ma anche da quelli sardi, che in tante zone dell'isola organizzano, in occasione della ricorrenza, la messa in suo onore e in alcuni comuni anche delle bellissime sfilate con le "Traccas" (carri da lavoro decorati in maniera sontuosa) seguite da cittadini vestiti con abiti tradizionali sardi, che intonano canti tipici del luogo.
Il suo culto venne portato in Sardegna durante la dominazione spagnola.
Ma chi era Sant'Isidoro?
Isidoro (Isidro in spagnolo) nacque a Madrid all'incirca nel 1080. Della sua infanzia si sa pochissimo, se non che rimase orfano da piccolo.
Fin dalla giovane età iniziò a lavorare come contadino presso i Vargas, una famiglia di proprietari terrieri di Madrid.
Essendo un cristiano molto devoto, egli aveva l'abitudine tutte le mattine di andare a messa e pregare regolarmente prima di iniziare a lavorare nei campi, oltre a fare regolarmente beneficenza per i più bisognosi, nonostante il suo fosse un lavoro umile che bastava a malapena per il suo sostentamento.
Questa sua abitudine attirò le maldicenze di alcuni suoi colleghi, che lo accusavano di usare la preghiera come scusa per oziare a scapito del lavoro nei campi; queste accuse arrivarono alle orecchie del padrone che, non trovandolo a lavorare nei campi, lo redarguì aspramente.
In tutta risposta Isodoro, uomo umile e analfabeta, propose al suo padrone di ridurre la sua paga se il raccolto fosse stato inferiore a quello degli altri contadini, proposta che venne accettata dal padrone.
Ma nonostante le maldicenze, quando arrivò il momento del raccolto, il padrone poté constatare che i campi coltivati da Isidoro avevano prodotto più frutti rispetto a quelli coltivati dagli altri contadini.
Da quel momento iniziarono a circolare voci riguardo avvenimenti miracolosi intorno a Isidoro.
Tra i più famosi riportati dalla tradizione vi sarebbero il miracolo degli angeli visti lavorare al posto di Isidoro, che nel mentre era raccolto in preghiera, ma soprattutto il miracolo del pozzo: si narra di un bambino caduto in un pozzo, che venne salvato grazie alle preghiere di Isidoro che fecero salire le acque al suo interno, permettendo al padre del bambino di trarlo in salvo.
Dopo la conquista di Madrid da parte degli Almoravidi (una dinastia berbera che regnò sul Marocco e sulla Spagna musulmana tra l'XI e l'inizio del XII secolo), Isidoro dovette fuggire a Torrelaguna, dove conobbe e sposò una donna del posto, María Toribia, nota anche come Maria de la Cabeza, anch'essa beatificata da Papa Innocenzo XII nel 1697.
La coppia ebbe anche un figlio che venne educato secondo la fede cristiana e visse una vita umile dedicata ad aiutare i più bisognosi.
Isidoro morì a Madrid il 15 maggio del 1130. Sua moglie Maria, invece, morì nel 1175.
Papa Paolo V iniziò il processo di beatificazione il 2 maggio 1619; mentre il 12 marzo 1622 Papa Gregorio XV lo canonizzerà insieme ad altri quattro celebri santi: San Filippo Neri, Santa Teresa d'Avila, Sant'Ignazio di Loyola e San Francesco Saverio.
San Isidro (come viene chiamato in Spagna) è il patrono di Madrid, dove ogni 15 maggio si tiene un'importante celebrazione in suo onore.
Le sue spoglie, insieme a quelle di sua moglie Maria, riposano a Madrid, nella Collegiata di Sant'Isidoro.
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