L'attivissimo Emanule Fiano, autore di tante leggi
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Dal Nulla non può venire niente», affermava il filosofo latino Lucrezio. Eppure basterebbe guardarci intorno per renderci conto che, nonostante la sua non-esistenza, il Nulla Cosmico può generare qualcosa: l'odio per il Tutto. Se il Nulla non esiste è necessario che ciò che esiste smetta di farlo perché il nulla abbia una forma.
In queste ore è in discussione alla Camera un disegno di legge fondamentale, necessario perché l'idilliaca esistenza della nostra Repubblica possa proseguire in pace. Una legge che colpisce i terribili e pericolosissimi nemici della nostra comunità e dei suoi "valori": i venditori di accendini e statuette.
Certo, non si tratta di accendini e statuette qualsiasi, ma onestamente vien da dubitare che chi vende mutande con su scritto "Boia chi molla" abbia fini politici, sovversivi, e non si tratti invece di semplice marketing. Si, marketing, perché, piaccia o meno, gli accendini "del Duce" vendono parecchio.
Tralasciando la ridicolaggine dell'intera vicenda, che in sé e per sé potrebbe suscitare ilarità, il messaggio che passa è ben più pericoloso: c'è un pezzo di storia che deve scomparire dal ricordo, ci sono idee che non vanno manifestate, in nessun modo. Il che sarebbe accettabile secondo gli standard del regime di Ceausescu, ma che stona un po' in una società, come la nostra, che sulla cosiddetta "libertà di pensiero" ha basato buona parte della sua retorica.
L'obiettivo è fondamentalmente uno: cancellando il ricordo di vent'anni di storia Italiana si intende cancellare anche la possibilità che gli Italiani di oggi possano fare pericolosi paragoni con il passato.
Nel caso del Fascismo sarebbe piuttosto difficile: anche la demolizione di intere città non basterebbe a cancellarne il ricordo. Per farlo si dovrebbe praticamente riportare l'Italia a cent'anni fa.
Che Stato è quello che per dormire sonni tranquilli ha bisogno di cancellare il passato?
Di certo non è uno Stato forte, una "democrazia matura", se critica i metodi dei Regimi del passato (il presunto divieto di manifestare il proprio pensiero) ma vorrebbe, in fin dei conti, adottarli.
Uno Stato che davvero volesse distanziarsi dalle esperienze storiche che lo hanno preceduto dovrebbe costruire e non distruggere.
Se per settant'anni non sei stato capace di costruire qualcosa, di dare forma a ciò che sei, di fondare Città, di creare Opere, l'unica possibilità che ti resta è fare tabula rasa del passato.