Gli ex nemici si fanno l'occhiolino
Le potenze saudita e iraniana possono condizionare la nostra democrazia ed è d'importanza decisiva che quei regimi si aprano agli ideali del diritto.
Nell'ultima assemblea dell'Onu Obama ha proposto una mossa che potrebbe porre ordine in Medio Oriente e risolvere la questione della presenza russa in Siria. Ha fatto appello ai diritti fondamentali e universali e a una coalizione di stati dell'Onu che li appoggino con la diplomazia ma anche con la forza, se la prima non avrà successo. Anche la Russia dovrà tener conto dei diritti fondamentali, mai riconosciuti nella sua storia.
E, per la seconda volta dopo l'Iraq, la questione dei diritti torna centrale in Medio Oriente.
È l'unica via per salvaguardare anche Israele e la pace generale e promuovere lo sviluppo della società civile che viene prima della società politica, come Gramsci fece notare criticando l'Unione Sovietica. Discorso che lo condusse alla morte e alla vergognosa censura subita per decenni e mai riparata dalla sinistra italiana.
Di certo John Kerry, segretario di Stato e consigliere nel quale Obama ripone la massima fiducia, ha ispirato questo piano di rinascita del Medio Oriente mediante la cooperazione internazionale per la difesa e la promozione attiva dei diritti.
Forse gli accordi sul nucleare tendono a spostare l'Iran dalla Russia verso l'Occidente, l'Europa e gli Stati Uniti. Un sistema nucleare civile può ben essere offerto a miglior prezzo all'Europa e agli Stati Uniti. Lo spostamento dell'Iran verso il settore delle attività civili lo renderebbe più indipendente dalla Russia e dal modello tirannico e lo avvicinerebbe alle società libere.
Non si può escludere che in Iran il regime del clero si avvicini alla fine. L'Iran ha avuto una sua tradizione costituzionale, diversamente dagli stati arabi ha un'opposizione interna, liberale, laica fortissima, alla ricerca dei diritti.
Con essa Ruhani, già capo dei servizi segreti, spietati padroni dell'Iran, dovrà fare i conti. Non possiamo escludere che la tradizione liberale riprenda forza e si affermi.
Allora il Medio Oriente e Israele entreranno in una nuova fase della loro storia, di cooperazione e sicurezza e i progetti di predominio wahabita, il sogno di un nuovo impero islamico con a capo Mina e La Mecca, non potrà realizzarsi.