Il degrado e l'abbandono di tanti edifici pubblici gridano vendetta per l'indifferenza della nostra classe politica
L'altra sera, mentre navigavo su facebook, un link di un amico ha attirato la mia attenzione. Ho cosi scoperto un bellissimo sito che vi consiglio:
www.sardegnaabbandonata.it
È un'istantanea impietosa che, con immagini e testi, racconta le tante storie di edifici abbandonati, pubblici e privati, sparsi sul territorio della nostra amata Isola.
Strane le coincidenze.
Lo stesso giorno ho sentito Enrico Letta dire che l'Italia, per uscire dalla crisi, ha bisogno di un buon padre di famiglia e non di Babbo Natale. Ed è vero, perché un buon padre di famiglia non fa la scelta più facile, ma quella più giusta. Perché un buon padre di famiglia non pensa a salvare sé stesso, ma cerca di garantire un futuro ai propri figli. Perché un buon padre di famiglia cerca di eliminare il superfluo, per conservare l'essenziale. Perché un buon padre di famiglia antepone l'interesse di tutti al proprio.
Ho ripensato, quindi, proprio ai tanti edifici pubblici inutilizzati e mi sono domandato: ma siamo proprio sicuri che quel padre venderebbe i "gioielli di famiglia", per risanare il bilancio familiare come Letta e tanti altri propongono? Siamo sicuri che quel patrimonio oggi inutilizzato, piuttosto che venderlo, non sia meglio metterlo a frutto?
Vendendolo, infatti, magari si risana il bilancio (familiare/statale/regionale), ma nello stesso tempo si privano per sempre le generazioni future di un tesoro che appartiene anche a loro. Le si impoverisce per sempre, con l'aggravante di lasciarle disarmate di fronte a una nuova crisi.
Cosa possiamo fare, allora, anche in Sardegna, perché i tanti edifici pubblici abbandonati si trasformino da un costo in una risorsa?
La mia ricetta è semplice: affidiamoli ai privati, con gare per la concessione di lavori di pubblici o con il project financing. In questo modo il privato potrebbe ristrutturare l'immobile generando lavoro. Una volta ristrutturato avrebbe la possibilità di gestirlo per 30 anni e creare occupazione.
La Regione non dovrebbe spendere per custodire e manutenere un immobile inutilizzato, ma addirittura potrebbe guadagnare dalla concessione. Inoltre, una volta scaduto l'accordo col privato, l'immobile ristrutturato e qualificato rientrerebbe nel pieno possesso della Pubblica amministrazione.
Insomma, in un solo colpo meno costi per i cittadini e nuove opportunità di lavoro.