La copertina del libro di Lidio Collu Zuddas
Lidio Collu non è per noi solo un illustre medico e scienziato, ma sopratutto, da sempre, un carissimo amico e un fervente e disinteressato sostenitore delle nostre battaglie culturali e ideali che portiamo avanti anche con Excalibur, di cui Lidio è non solo sostenitore ma anche collaboratore (vedi il suo articolo "Stati depressivi e disturbi mentali gravi" pubblicato nel numero 53 del giornale).
Lo conosciamo sin dagli anni Sessanta, quando, poco più che adolescenti, nel nostro "covo" di Vico San Lucifero ci spremevamo le meningi per cambiare il mondo. Lidio era sempre discretamente presente, prodigo di aiuti morali e materiali, sempre molto pacato, ma altrettanto intransigente nella difesa di quel patrimonio di idee e valori che allora come ora ci accomunano.
Oggi, alla veneranda età di 85 anni, dà alle stampe un prestigioso volume: "Ricerca sulla piaga del suicidio e del tentato suicidio - La sua notevole incidenza mina alla base il tessuto sociale europeo e della popolazione sarda e altoatesina in particolare".
Il volume di oltre 250 pagine non è solo un freddo, per quanto utile, trattato scientifico, ma anche uno splendido compendio di analisi sociologiche, antropologiche, storiche e politiche estremamente utili per comprendere la realtà sarda in particolare, e sopratutto per prendere coscienza delle notevoli connessioni che esistono fra realtà sociale e lo sviluppo e la diffusione delle forme suicide.
Lidio non è solo un osservatore esterno del problema del suicidio e delle malattie mentali in genere, ma è partecipe e totalmente coinvolto nelle tragedie individuali e collettive che la malattia determina.
Leggetelo! Ne avrà giovamento non solo la vostra mente, ma sopratutto il vostro spirito.