Pensieri: filo di nota
di Guido Buzzati
«Il carattere dell'uomo è il suo destino» - Eraclito.
«La cultura è ciò che resta quando si è dimenticato tutto il resto» - Chi è, dimmi, chi è?
Uomini senza carattere non possiedono un destino ma ne sono schiacciati.
Chiamano poi questo: fato, dolore, la vita, il mondo, non abbastanza sinceri da ammettere che il loro male ha una sola radice: gli altri.
Infatti, anche coloro che, sia pur per natura poco inclini al comando, rivelano briciole di intelligenza e vaghi arrivismi - dettati vuoi da rivalse personali, vuoi da infantilismo (non di certo da volontà determinata dal dovere) - sono costretti alla menzogna, ai sotterfugi, alle scorciatoie, le mezze parole; grandi e piccole bugie: gli altri sono lì, pronti a giudicare, a comandare! Devono pertanto chiudersi, in un libro, o a teatro (o a casa, a fornicare). Saranno pronti, domani, a dirci tutto.
Ci vuole forse coraggio, occorre forse carattere per dire "tutto", in tutta sincerità?
Bisogna esser "uomini" non per dire, ma per "tutto" fare.
Il carattere dell'uomo è il suo destino.
Bambini, finti adulti, finti bambini con manie adolescenziali, età pensionabili e toni raffinati sono belle o brutte automobili che vanno cercando soltanto nuovi padroni.