Prof. Salvatore Piras
Sentii parlare per la prima volta del Prof. Salvatore Piras nel 1965 in quel di Sassari per un episodio singolare. Il professore, illustre e stimato docente dell'ateneo sassarese, fu designato a capeggiare la lista Dc per le elezioni provinciali del 1964.
La sua elezione era data per certa non solo per il prestigio di cui godeva, ma anche perché aveva l'appoggio dei notabili della Dc.
Ma nel suddetto partito aveva preso piede una corrente di sinistra, i cosiddetti "giovani turchi", che si contrapponeva ai notabili ritenuti troppo di destra.
I giovani turchi giocarono al professore un vero e proprio scherzo da prete.
Qualche giorno prima delle votazioni tappezzarono la città di Sassari con dei manifesti che svelavano alla popolazione il fatto che Piras era un ex capitano delle SS italiane, ovvero Hauptsturmführer (capitano) della 29. Waffen-Granadier-Division der SS, che certo non godeva di buona fama per la feroce lotta antipartigiana svolta in Alta Italia.
Per giunta Piras era stato anche direttore del giornale delle SS "Avanguardia Europea" prima e successivamente solo "Avanguardia". Il periodico, fra l'altro, si distingueva per il contenuto fortemente antisemita e antimassonico.
Da qui il mio desiderio di tracciare un profilo biografico del professore diverso da quelli ufficiali, se non altro perché questi ultimi non escono fuori dal perimetro della carriera universitaria, tralasciando di parlare degli anni 1940-45.
Salvatore Piras nasce a Sassari nel 1913. Nessuna notizia dei suoi studi, del suo impegno politico o sociale sino al 1935. Anno in cui consegue la laurea in giurisprudenza presso l'ateneo di Genova. Nello stesso anno partecipa alla guerra d'Etiopia venendo decorato con la croce al merito di guerra, ma a parte una, a mio avviso molto dubbia, libera docenza conseguita a Genova nel 1942 e le conseguenti esperienze presso le università di Torino, Genova, Parma e Camerino, nulla si sa di cosa abbia fatto il Piras dal 1936 al 1945, come se il professore si fosse preso una lunga vacanza dalla vita, ma cos&ìgrave; non fu.