... Al cuore del terzo millennio
C'è un ambito personale, c'è un ambito di famiglia, c'è un ambito di amicizie, c'è un ambito di lavoro, c'è un ambito di comunità.
Sta qui la vita, quella che trascorre nel bene e nel male tra un accenno di soddisfazione e uno naturale di sconforto. E il trascorrere del tempo incide pesantemente sul modo di relazionarci con gli ambiti indicati.
Gettare il senso rivoluzionario in tutto ciò è una modalità naturale della persona più di quello che potremmo pensare. Ogni modifica, ogni cambiamento è una rivoluzione. Siamo nel nostro piccolo un po' tutti rivoluzionari.
La differenza tra persone sta solo nel decidere qual è il limite, quale dose di rischio si vuole accettare. E così che scorrono le epoche, con le fasi di cosiddetta ascesa e cosiddetto declino.
È probabile che in quelle di ascesa vi sia un maggior numero di appartenenti alla comunità che decida di mettersi in gioco e rischiare di più con scelte più decise e nette, mentre in quelle di declino i più tentano di conservare e difendere il proprio orticello.
Quindi che cosa è il senso della rivoluzione? È un modo d'essere, una scelta di vita, uno stile che può durare durante l'intera esistenza, oppure occupare una fase anche breve della propria vita. Chiunque di noi è in grado di abbracciare lo slancio rivoluzionario in tutti gli ambiti e in tutte le fasi della propria vita. Sicuramente è una modalità di vita che può affascinare chi la incarna e soprattutto può completare il proprio senso della vita.
Nell'ambito personale il senso della rivoluzione significa possedere la consapevolezza della nostra originalità e irripetibilità e quindi della possibilità di incidere con soddisfazione nel campo d'azione dei nostri sensi.
Nell'ambito familiare, amicale e di lavoro significa privilegiare il valore dell'armonia nella diversità, unica modalità che consente lo sviluppo e la emersione delle originalità e delle novità.
Nell'ambito comunitario significa rispettare il racconto storico del popolo per proiettarlo nel divenire con l'impronta decisiva del proprio presente vissuto.
Insomma chi più chi meno siamo tutti rivoluzionari, chi più chi meno tutti osiamo a seconda delle circostanze, chi più chi meno riconosciamo il nostro passato per costruire il futuro.
È ovviamente decisivo in tutto questo il fatto che ci sia in ballo un sistema di idee piuttosto che un altro. Ma questo sistema di idee non c'è in questo momento. Va costruito o ricostruito con la pazienza delle api che osano strutturare il loro alveare con rivoluzionaria naturalezza.
Anche dalle pagine di questa rivista ci è dato di contribuire a questa bella avventura caratterizzata da spunti, concetti, pensieri, evocazione di stili di vita utili a spingere la nostra cara amata comunità nazionale verso il cuore del terzo millennio.