Bruno Riva (secondo a destra) in volo verso la Germania (1942)
Col grado di capo manipolo (tenente) nel CXCV battaglione "Firenze", a sua volta inquadrato nella divisione Camicie Nere "XXIII Marzo", prese parte come volontario al conflitto Italo-Etiopico iniziato nel mese di ottobre del 1935. Bruno Riva fu certamente un combattente valoroso. Il suo stato di servizio, in proposito, così recitava: «
Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa con gladio romano per le operazioni militari in A.O.I. - Decorato della croce per merito di guerra per le operazioni militari in A.O.I. - Autorizzato a fregiarsi della medaglia di benemerenza per i volontari della campagna dell'Africa Orientale 1935-36».
Rientrato a Cagliari a fine novembre del '36, gli venne assegnato il comando della centuria universitaria. Nel 1938 si trasferì a Torino dove frequentò l'Istituto superiore di Guerra, superando con successo, nel maggio del '41, tutte le prove del 68º corso. Ma la preparazione bellica non era solo teorica. A partire dallo scoppio della seconda guerra mondiale, Bruno Riva venne assegnato ai comandi delle grandi unità impegnate sul fronte francese e poi al comando della divisione corazzata "Ariete", in vista del suo impiego in Africa settentrionale.
Dal giugno del '41 operò presso la succitata divisione corazzata col grado di centurione (capitano), partecipando sul fronte Marmarico a tutte le operazioni di guerra sino all'aprile del '42.
Per la sua bravura e il suo impegno ottenne sul campo il grado di seniore (maggiore) con la seguente motivazione: «
Ufficiale della Milizia in servizio di S.M. presso una divisione corazzata, dedicava ogni sua energia alla complessa e vitale organizzazione dei sevizi. Durante un lungo ciclo operativo in zona desertica, a notevole distanza da qualsiasi base, nonostante la violenza dei combattimenti, riusciva ad assicurare costantemente alla G.U. larga possibilità di vivere e di operare, disimpegnando il suo delicato compito con rara intelligenza e apportando un alto contributo al favorevole esito delle operazioni. Ufficiale che per saldezza d'animo e completa preparazione, ha degnamente rappresentato la Milizia presso le GG.UU. operanti nel R.E.».
Venne anche decorato di una seconda croce al merito di guerra. Probabilmente su invito tedesco si recò in Germania e sul fronte orientale in visita di studio. Anche il comando tedesco lo decorò con la croce di ferro di 2ª classe.
Rientrato in Italia nel maggio del '42, ricoprì vari incarichi presso il corpo d'armata dell'Italia meridionale per finire, a ridosso del 25 luglio del '43, presso il comando della divisione corazzata "M" in allestimento, sotto guida tedesca, alle porte di Roma.