Una delle prime edizioni del libro di Jean Raspail
Giovedì 16 marzo Cagliari ha ospitato, dopo Roma, la seconda tappa del tour di presentazione in tutta Italia del libro "Il Campo dei Santi" di Jean Raspail.
Un progetto culturale promosso da "Ordine Futuro" (rivista culturale d'ispirazione forzanovista) e dalla casa editrice padovana "Edizioni di Ar", con la collaborazione locale dell'associazione culturale "Riscossa Europea".
Il romanzo di Raspail è stato pubblicato per la prima volta nel lontano 1973 e tradotto e diffuso in Italia solo nel 1998, sempre per opera di "Edizioni di Ar", attirando l'attenzione per lo più degli estimatori del filone letterario della fantapolitica, ma anche degli ambienti culturali di destra, principalmente per la maniera originale e futuribile di trattare il tema dell'immigrazione di massa.
Eppure il successo de "Il Campo dei Santi" si sta registrando proprio ora, con tantissime richieste per il romanzo "profetico" di Raspail, perché i fenomeni migratori in corso oggi, con tutte le loro conseguenze nei paesi cosiddetti occidentali, sembrano coincidere perfettamente con quanto narrato, con dovizia di particolari, dallo scrittore francese più di quarant'anni prima.
Da qui l'idea di "Ordine Futuro" ed "Edizioni di Ar" di portare, spiegare e raccontare il testo in dieci città d'Italia, così da consentire una sua maggiore e migliore diffusione e conoscenza.
La presentazione cagliaritana si è svolta secondo i programmi presso la sala convegni del Centro della Cultura Contadina "Villa Muscas", nonostante le solite sinistre contestazioni all'esterno, stavolta ancora più fuori luogo e senza senso.
Sono intervenuti Mauro Deledda per "Ordine Futuro", che ha presentato in sintesi il tema dell'immigrazione nella storia della Sardegna e le sue ricadute sociali ed economiche nel passato e nel presente dell'isola, Fabio Meloni, che ha svolto il ruolo di moderatore, fornendo di volta in volta diversi spunti per la discussione, Roberto Casu, che da giornalista ha affrontato l'argomento principale dal punto di vista della comunicazione e dei media, formulando anche alcune riflessioni sul ruolo assunto oggi dalle forze politiche più "schierate" sul tema e quello che dovrebbero avere.
L'ospite principale è stata l'ottima Silvia Valerio, intervenuta come relatrice per conto di "Edizioni di Ar", che ha raccontato e letto alcuni passi del romanzo, soffermandosi soprattutto sulla descrizione dei personaggi più caratteristici e simbolici immaginati da Raspail, nei quali è stato facile identificare tanti dei soggetti odierni più "attivi" e coinvolti quando si parla di immigrazione.
Sebbene sia proprio l'immigrazione di massa il tema centrale e attuale dell'opera, la conferenza non ha preso "di mira" gli immigrati, come a torto sostengono gli improbabili detrattori, bensì si è concentrata sui comportamenti isterici e ipocriti dei paesi occidentali accoglienti, incapaci di gestire con buon senso il fenomeno migratorio sia nell'emergenza sia nel medio-lungo termine (la cosiddetta integrazione), vittime e carnefici di sé stessi e delle proprie contraddizioni e speculazioni interne, messe a nudo dall'arrivo sistematico di migliaia e migliaia di profughi o presunti tali.
Un libro che viene dal passato, ma da leggere oggi, per soffermarci a riflettere su ciò che sta accadendo in Europa, in Italia e in tutte le nostre città.