Excalibur rosso

Senza perdere la testa

La Comunità ha bisogno di persone, non di consumatori

di Toto Sirigu
Non perdiamo la testa!
Bisogna aggredire pezzo per pezzo tutti gli ingredienti del sistema politico al servizio del capitale senza volto. Uno dei tanti è rappresentato dalla trasformazione delle persone in consumatori. Addirittura lo stesso termine "consumatore" è entrato all'interno del nostro sistema normativo.
Una totale aberrazione. In un tempo, quello attuale, che non risparmia critiche a chi usa un lessico per così dire anche minimamente impreciso, sostanzialmente è passata l'idea che non esista più la persona ma il consumatore.
Consumatore di cibo, di prodotti e beni, di servizi bancari e finanziari e quant'altro. All'origine non esistevano i consumatori. C'erano le persone con la loro dignità. Il sistema ha costruito un meccanismo perverso aumentando artificiosamente la domanda di consumo attraverso una infinita offerta di pubblicità.
Qui non si scherza. Dietro l'armamentario pubblicitario si muovono professionisti di alto livello, fini psicologi, multinazionali assatanate, tutti protesi a creare dentro la nostra testa l'idea precisa che consumare sia il fine ultimo dell'essere umano.
Parlo non a caso di idea, perché dentro molti spot, paradossalmente, ritroviamo raccontati molti dei nostri valori. È assurdo. Eppure è così. Da poco mi sono imbattuto in un cartello pubblicitario ove nella parte superiore erano elencati i valori in cui ho cercato di credere in questi anni di militanza politica, invece nella parte bassa si offriva una nuova auto in vendita.
È così, è triste. È il mondo che non vogliamo. Bisogna trovare un nuovo equilibrio altrimenti saremo destinati a essere dei meri replicanti e non persone.
E allora partiamo da questa inaccettabile sostituzione della persona con il consumatore. Rifiutiamo noi per primi l'utilizzo di questo aggettivo nei diversi luoghi del nostro vivere e rendiamo consapevoli i nostri attuali riferimenti politici della necessità di eliminare lo stesso dal lessico normativo.
Libertà, dignità dell'esistenza, capacità critica, sono valori antitetici al contesto in cui viene celebrato come essenziale il consumatore. Il nostro sistema giuridico ha bisogno di punti fermi: uno di questi è l'esistenza della persona.
Non bisogna su questo mollare la presa. Anche tenendo conto di quello che qualche tempo fa un caro amico, attento lettore della realtà attuale, mi diceva: dietro la battaglia delle parole si nasconde spesso la lotta per far nascere una comunità più consapevole e più libera dai condizionamenti di ristrette quanto potenti e invadenti lobbies.