Nella Polinesia di Gauguin l'innocenza e l'integrità morale rappresentano il sogno di una terra utopica
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Al giorno d'oggi la gente conosce il prezzo di tutto e il valore di niente» (Oscar Wilde).
Definizione terribile che racchiude in poche semplici parole la meta verso cui alcuni vorrebbero portare la nostra società.
Oggi più che al tempo di Wilde è più semplice dare un prezzo a ogni oggetto o, volendo, anche a ogni individuo; qualcuno potrebbe storcere il naso per questa mia affermazione, ma è così che siamo abituati. Non mi riferisco a un prezzo puramente economico... parafrasando "ti farò un offerta che non potrai rifiutare". Sin qui ho parlato di prezzo, e questo non è casuale, ma quello che si attribuisce con fatica è il valore. Per alcuni questi due termini sono sinonimi.
Cosa significa attribuire un valore a qualcosa o qualcuno? Per alcuni di noi - penso che la mia generazione sia l'ultima che è stata educata in tale senso - è una cosa automatica o quasi: il valore è semplicemente una parte irrinunciabile di qualcuno (o anche qualcosa) che contribuisce ad attribuire un significato. Il valore di una persona è il fulcro del suo essere, il punto di congiunzione tra quello che ci è stato insegnato e quello che siamo e che diventiamo, è il nutrimento principe della sua anima: la sua essenza più intima e vera.
Per questa ragione dare valore alla persona significa esaltarla nella sua totalità, apprezzare la sua più profonda essenza.
Perché troviamo tanto semplice attribuire un prezzo a qualcosa ma non riusciamo a vedere il valore di ciò che ci circonda? Quando il valore ha perduto la sua importanza?
È arrivato un momento in cui la società ha smesso di considerare i suoi pilastri come tali e ha assestato il colpo di grazia a un sistema già in profonda crisi. La rincorsa alla "modernità" mondana ha portato a sostituire delle certezze con l'effimero. Questo ritengo che sia il punto di svolta in negativo e da qui la parabola discendente ha tratto origine.
Per cultura ed educazione personali ho sempre ritenuto che il valore fondamentale di un individuo è la coerenza sia di pensiero che di operato.
Io ho sempre avuto grande rispetto per chi ha combattuto strenuamente per le sue idee e per i suoi valori, al di là del fatto che io sia stata d'accordo o meno con il suo pensiero, ho sempre apprezzato la forza e la determinazione con cui queste persone hanno difeso I loro ideali.
Da qualche anno a questa parte sto assistendo, mio malgrado, a una degenerazione generale di valori. Provo un senso di ribrezzo nel vedere delle persone prima combattere strenuamente delle battaglie, mettersi in gioco in toto per una causa, o sotto una bandiera... e poi... vederli il giorno dopo fare lo stesso per qualcosa di opposto.
Sarebbe troppo facile e riduttivo associare questa pratica solo agli attuali quarantenni o cinquantenni o riferirla a un solo settore della società.
Sarebbe troppo semplicistico dire &@171;
mah ha fatto bene, è stata una grande occasione sarebbe stato un peccato rinunciare a un'offerta così ghiotta&@187;, ma così facendo si dà un prezzo all'integrità, si dà un prezzo ai valori; chi di noi non ha mai pensato che non schierarsi sarebbe stata la scelta più facile, che non manifestando il proprio dissenso verso qualcuno si poteva evitare la bufera? Ma così facendo l'unico risultato che si può ottenere è dare credito alla disfatta.
Io rispetto coloro che dicono quello che pensano e che fanno quello che dicono, sempre e comunque, assumendosi le conseguenze delle loro azioni e delle loro scelte... chi sceglie e non torna sui suoi passi... chi ha delle idee, crede in un ideale e non lo rinnega per un mero tornaconto.
Avere uno specchio e riuscire a specchiarsi ogni mattina, ogni giorno della vita, guardare un amico negli occhi senza aver paura che lui possa leggere la disonestà e il tradimento negli occhi.
La nostra integrità è l'unica cosa che nessuno può portarci via, a meno che non ci vendiamo noi al primo offerente.