Sopra: Cagliari, Legione dei Carabinieri, inaugurata il 21
aprile 1933
Sotto: Cagliari, Palazzina Scano, 1933
Flavio Scano, sempre con Angelo Binaghi, progetta anche il Palazzo della Legione dei Carabinieri di Cagliari costruito (a valere sui fondi della "legge del miliardo") dall'Impresa Ferrobeton di Roma e inaugurato nel 1933. Qui è evidente, nell'ambito di un linguaggio eclettico, la cifra neo-manierista testimoniata dal gigantismo nell'articolazione delle membrature esterne e dalla rotazione dell'enorme angolo smussato che ospita l'ingresso. Risaltano le semicolonne, le colossali statue di bronzo
(8), la retorica delle scritte celebrative e i numerosi obelischi sul coronamento.
Quindi, su incarico dello zio Stanislao, progetta con Angelo Binaghi il Palazzo Scano, che verrà realizzato a Cagliari nel corso Vittorio Emanuele. Anche in quest'edificio, ultimato nel dicembre 1933, il ritmo è dettato da un angolo stondato. Peraltro, qui le influenze barocche si stemperano nella sobrietà di un déco che ritroviamo soprattutto nelle urne fusiformi.
Questo edificio, realizzato dalla Ferrobeton, costituisce per Cagliari la prima opera di edilizia privata interamente in cemento armato
(9). È una buona soluzione architettonica d'angolo ispirata alla cultura razionalista del Novecento con volumi, piuttosto netti e definiti, alleggeriti da raffinati elementi decorativi.
Le parti dell'edificio di maggior pregio sono quelle sulla curva (col corpo leggermente arretrato e di maggiore altezza) e l'ingresso (in lieve aggetto): entrambe contraddistinte dalla presenza, sulla sommità, di anfore e altri elementi decorativi d'intonazione geometrizzante che si coniugano con un repertorio iconografico ricco di elementi déco
(10).
Questo edificio, più asciutto del precedente, preannuncia già il rigore geometrico che caratterizzerà la torre alta dell'idrovora di Sassu.
(8) Le quattro statue, in bronzo patinato, opera dello scultore Albino Manca di Tertenia, raffigurano simbolicamente l'Era Fascista, la Giustizia, la Nuova Giovinezza e il Dovere, cfr. A. Angioni, "Guida alla città di Cagliari", cit., p. 215.
(9) G. Loddo, Cagliari. "Architetture dal 1900 al 1945", cit., scheda 34, pag. 54; F. Masala, "Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del '900", cit., scheda 98, pag. 190.
(10) Cfr. A. Angioni, "Cagliari, Stampace: la storia e le storie", cit, p. 131.