Il "popolo" della destra
Non possiamo non puntualizzare l'annosa questione legata alla nascita di Alleanza Nazionale, soprattutto per quanto riguarda il paragone, molto calzante, con la precedente scissione dal M.S.I. di Almirante della corrente di Democrazia Nazionale.
È vero, Democrazia Nazionale fu l'operazione A.N. fatta vent'anni prima e fallita per la rabbiosa volontà della base missina. Ma quando si parla di Democrazia Nazionale non si può prescindere da quanto storicamente accertato e ufficialmente scritto nella relazione della "Commissione parlamentare sulla Loggia P2" presieduta dalla democristiana Tina Anselmi e dalla "Commissione stragi" presieduta dal comunista Pellegrino, le cui relazioni sono state approvate a grandissima maggioranza dai parlamentari che le componevano, inclusi quelli del Polo.
La scissione dal M.S.I. della corrente di Democrazia Nazionale «
è l'unica operazione di manovra politica occulta sicuramente attribuibile alla Loggia P2 di Licio Gelli». La scissione è stata finanziata «
con i soldi di un giovane imprenditore allora quasi sconosciuto, dal nome di Silvio Berlusconi». Lo stesso Berlusconi, durante l'audizione parlamentare, ha ammesso l'operazione di finanziamento e ha dichiarato che «
quella fu l'unica volta che un partito gli restituiva i soldi». Non sappiamo quali altre volte e quali altri partiti e loro manovre occulte ha finanziato Berlusconi, sappiamo però che se non gli hanno restituito i soldi è perché gli hanno restituito dei favori, probabilmente grazie anche ai quali oggi è quello che è.
A questo punto vi invitiamo a meditare sulle seguenti tre righe della voluminosa relazione della commissione sulla P2: «
... come del pari, a un effetto destabilizzante miravano eventi clamorosi di tragico segno quali gli attentati, che accreditarono, nella logica della strategia della tensione, la teoria degli opposti estremismi, e per alcuni dei quali sappiamo che la Loggia P2 si poneva come retroterra politico e finanziario».
Meditiamo a lungo su queste tre righe, perché sono l'atto di nascita dell'Italia di oggi (e sono state l'atto di morte di tanti camerati uccisi negli anni settanta), e ricordiamoci che solo chi sa da dove viene sa dove andare. E il fatto che tanti dirigenti e quadri missini abbiamo supinamente accettato, per tornaconto e conformismo, la svolta di Fiuggi, non toglie niente alla gravità dei fatti e al deplorevole e imperdonabile tradimento che queste persone hanno fatto, non solo di Mussolini e del fascismo (peccato forse caduto in prescrizione!), ma di tutti quei camerati che hanno sacrificato la vita, la famiglia, il lavoro, tutto, non certo per essere venduti a dei
piduisti miliardari con cappuccio e anima nera!