Sopra: il Colonnello Giovanni Cabras
Sotto: il comandante Giuseppe Orrù
Ecco un accurato elenco dei tanti graduati sardi che occuparono posti di particolare rilievo nei vari reparti militari della Repubblica Sociale Italiana.
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Generale Gioacchino Solinas, Sciarpa Littorio, squadrista, fascista convinto che nessuno aveva pensato di eliminare durante i 45 giorni del governo Badoglio». Così lo descrive Paolo Monelli nel volume "Roma 1943". Comandante della divisione "Granatieri di Sardegna", è uno dei pochi che contrasta con successo l'attacco dei Tedeschi a Roma. Nella R.S.I. diventa prima comandante del "Centro Costituzione Grandi Unità" a Vercelli, successivamente è nominato comandante della regione militare Lombardia.
È a capo della regione militare del Piemonte, dopo esserlo stato dell'Umbria, il Generale
Raffaele Delogu, il quale non piace a Giorgio Bocca, che nel volume "La Repubblica di Mussolini" gli fa dire: «
Si proceda senza pietà spargendo il terrore. Al momento in cui siamo non è più il caso di mezze misure, chi non è con noi è contro di noi».
Comanda invece la piazza di Torino il Colonnello della G.N.R.
Giovanni Cabras, il quale mantiene il controllo della città sino al 28 aprile del 1945, per poi ritirarsi con tutti i reparti verso la Valtellina e infine arrendersi agli Americani. Nella Torino liberata ben tre persone, un professore, un operaio e un tranviere, vengono linciate dalla folla perché scambiate per il colonnello sardo. Una quarta persona viene poi impiccata, sempre perché scambiata per il Colonnello Cabras, dopo regolare processo e sentenza del comitato militare del C.L.N.. Ancora oggi, nei testi della resistenza, l'ultimo "Una guerra civile" di Claudio Pavone, si legge che il Colonnello Cabras fu impiccato agli alberi insieme al federale di Torino, Solaro.
Al confine orientale, impegnato contro gli Slavi, c'è il Capitano
Ennio Roich, un comandante del Battaglione dei Bersaglieri "Benito Mussolini". Catturato dai "titini" il 30 aprile del 1945, viene trucidato perché rifiuta di togliersi i nastrini dalla divisa.
Il Battaglione Bersaglieri "Fulmine" della X Mas, che subì pesantissime perdite nello scontro contro soverchianti forze slave nella selva di Tarnova presso Gorizia, è comandato da
Giuseppe Orrù.
Il Colonnello
Porcu comanda invece il 3º Reggimento della M.D.T. (Milizia Difesa Territoriale) di stanza a Fiume.
La legione della Milizia Confinaria "Monterosa", che opera nella provincia di Como, è comandata dal Colonnello
Marcello Mereu. Mereu viene fucilato dai partigiani nell'aprile del 1945 in presenza della figlia poco più che bambina.
Il Colonnello
Giovannino Lonzu, ex comandante dei giovani fascisti di Bir el Gobi, è invece Vicepresidente Nazionale dell'Associazione "Mutilati e invalidi di guerra".
Il Battaglione dei paracadutisti "Folgore" ha come comandante in seconda il Capitano
Faedda.
Il Maggiore
Solinas comanda il Battaglione "Salmeria e Carreggio Roma" nella pianura lombarda.
Il Maggiore
Casu comanda il Battaglione A.U. di Lucca.
E per chiudere una donna: l'ausiliaria
Pasca Piredda dirige il servizio propaganda della X Mas.