EXCALIBUR 10 - maggio 1999
nello Speciale...

Battaglie dopo l'armistizio

Copertina de "La Domenica del Corriere" dedicata al Battaglione Barbarigo
Il compito di questi uomini fu essenzialmente quello di arginare l'invasione degli stranieri (più che di Anglo-Americani si trattava di Polacchi, Marocchini, Brasiliani, Australiani e via dicendo) che lentamente ma inesorabilmente risalivano la penisola. È così che la Decima ricevette il suo battesimo del fuoco alla difesa dell'Urbe.
Non secondario fu l'impegno profuso per l'Italianità delle terre al nostro confine orientale, ove si batterono sino al totale annientamento interi battaglioni tra cui il Nazario Sauro e il D'Annunzio (nomen omen!).
È grazie a loro se oggi Gorizia e parte della Venezia Giulia sono ancora Italiane: sono loro che hanno evitato - per quanto gli fu possibile - che molti più Italiani conoscessero la ferocia, l'odio, la barbarie comunista nella sua fattispecie peggiore, più belluina: i partigiani titini, i torturatori, gli infoibatori, gli aguzzini di decine di migliaia di nostri connazionali. Proprio in virtù di questo impegno particolare si ebbero attriti - anche durissimi - con i Tedeschi che perseguivano in quelle zone una politica filoslava.
La fedeltà all'alleanza era consacrata col sangue, ma i rapporti erano tesissimi soprattutto con gli amministratori austriacanti del luogo e diversi furono i casi in cui si dovette ricorrere all'uso delle armi.
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